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Il corpo che parla
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Senza rifletterci troppo avrei intitolato questo articolo “Il corpo che urla”… Già, perché il momento in cui si presenta un “sintomo” (tale per cui sentiamo la necessità di “correre” dallo psicologo) non è certo così inaspettato… Di segnali il nostro corpo ce ne aveva dati, e pure non pochi… Ma noi non lo abbiamo ascoltato, in parte perché non molto abituati ad ascoltarci (siamo la società dell’apparire ma non del sentire, il corpo è percepito come un involucro che deve essere perfetto esternamente… E Livorno forse come città è in prima linea su questo!), in parte perché speravamo che sarebbe passato prima o poi…

E invece dovremmo imparare ad AMARCI. Già, perché ascoltare il proprio corpo equivale ad ascoltare se stessi, il proprio intimo: soma e psiche sono due elementi che vanno a integrarsi e se l’uno è in salute, anche l’altro avrà un’influenza positiva.

E’ la psicosomatica quella branca che si colloca a cavallo tra medicina e psicologia che si occupa di approfondire i legami tra mente e corpo, è quel campo della medicina e della psicologia che studia disturbi e malattie fisiche, i quali sarebbero prodotti o favoriti da fattori di ordine psicologico ed emozionale.

Cosa fare se per esempio si ha un sintomo di tipo medico? Ovviamente rivolgersi al proprio medico di fiducia, il quale vi farà fare tutti gli accertamenti del caso. E’ solo nel momento in cui la medicina esclude qualsiasi origine organica del disturbo che si può contattare lo “psi”. La prima domanda che infatti pongo ai miei pazienti quando si presentano con un sintomo fisico che potrebbe avere cause organiche è proprio se sono stati fatti accertamenti di tipo medico. Solo dopo aver escluso qualsiasi causa organica si può prendere in considerazione la causa psicologica.

Disturbi di tipo psicosomatico possono manifestarsi nell’apparato gastrointestinale (gastrite psicosomatica, colite spastica psicosomatica, ulcera peptica), nell’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, aritmie, cardiopatia ischemica, ipertensione essenziale), nell’apparato respiratorio (asma bronchiale, sindrome iperventilatoria), nell’apparato urogenitale (dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce o anorgasmia, enuresi), nel sistema cutaneo (psoriasi, acne, dermatite psicosomatica, il prurito, l’orticaria, la secchezza della cute e delle mucose, la sudorazione profusa), nel sistema muscoloscheletrico (la cefalea tensiva (o mal di testa), i crampi muscolari, la stanchezza cronica, il torcicollo, la fibromialgia, l’artrite, dolori al rachide, la cefalea nucale) e nell’alimentazione.

Tendenzialmente esiste una correlazione tra il tipo di disagio psicologico e la funzione dell’organo interessato. Non è una corrispondenza universale visto che ogni individuo è diverso e anche la manifestazione di una patologia può essere diversa, pertanto l’elenco di seguito deve essere considerato solo come spunto di riflessione.

La pelle manifesta solitamente problemi legati al contatto, alla comunicazione, all’espressione emotiva, alle relazioni, comportandosi come una “tela” su cui si dipingono le emozioni più profonde (tra cui rabbia, irritazione, rifiuto, senso di ingiustizia, aggressività repressa) o stati di stress.

L’apparato respiratorio può raccontare dei problemi che si vivono nell’ambiente familiare o lavorativo e dei conflitti, disagi, dolori o frustrazioni che vi si “respirano”; del bisogno o della mancanza, metaforici, di spazio e di “aria”, di indipendenza o di autonomia.

L’apparato digerente rappresenta il nostro modo di “digerire” e “mandare giù” esperienze o situazioni esistenziali, di assimilarle o eliminarle; la capacità di gestire la rabbia e l’aggressività; di “trattenere” e di lasciare andare; di vivere paure e insicurezze.

L’apparato cardiocircolatorio esprime la capacità di gestione dei nostri affetti più profondi, degli istinti e delle emozioni, la capacità di dare e ricevere amore; di permettere la libera “circolazione” della gioia, delle passioni, dell’amore nella nostra vita.

L’apparato urinario può manifestare problemi legati al contatto, alla comunicazione, a conflitti interpersonali o a paure profonde, mentre l’apparato genitale esprime spesso conflitti legati alla sessualità, ai rapporti di coppia, a rabbia, collera, frustrazioni o aggressività represse.

Il sistema immunitario può segnalare stati di “conflitto” somatizzati nel corpo come allergie, infezioni o infiammazioni; il tentativo simbolico di “combattere” ambienti o situazioni vissuti come pericolosi o problematici.

Il mal di testa insorge spesso nei periodi di preoccupazione, può indicare il bisogno di lasciare andare l’eccessivo controllo per dare più spazio all’intuizione.

In generale comunque alla base dei disturbi psicosomatici vi è una difficoltà di riconoscere ed esprimere alcune emozioni. Le emozioni troppo dolorose da affrontare trovano una via di scarico immediata nel corpo, dando luogo a un disturbo.

Attraverso i sintomi fisici, il corpo parla: ci invita a prendere consapevolezza di un disagio emotivo/relazionale e a prendersene cura. L’invito che vorrei farvi pertanto con questo breve articolo è di fermarsi per qualche minuto ad ASCOLTARE il proprio corpo, già questo sarebbe un primo grande gesto di amore verso di esso.

Buon ascolto!

 

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