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Caro mio aspetto un bambino!
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L’esperienza di avere un figlio è sicuramente fondamentale all’interno della coppia tanto è vero che per il senso comune la coppia coniugale è da intendersi famiglia proprio quando arrivano i figli.

La dimensione generativa è una delle funzioni principali della coppia, dove per generatività si intende l’impegno in un progetto che adoperi la coppia nella relazione con un terzo che costruisce e definisce la coppia non solo come autoreferenziale. Di conseguenza la genitorialità si pone come sviluppo ed esito della coniugalità e come espressione naturale della generatività (Giacometti, Mazzei. 2011).

Nel corso degli anni però il percorso verso la genitorialità è profondamente cambiato, infatti, se fino a gran parte del secolo scorso all’interno delle famiglie vi erano un gran numero di nascite con l’era moderna si apre la strada ad una procreazione responsabile.

Nei secoli scorsi l’alto numero di nascite era legato sia ad un discorso di sopravvivenza data l’elevata mortalità infantile dovuta per esempio a scarse o inadeguate cure mediche o cattiva nutrizione, sia al fatto che i figli rappresentavano una risorsa come forza lavoro.

Con l’era moderna il numero dei figli inizia a contenersi per poter garantire loro maggiori possibilità.

Ma è nella società contemporanea che la nascita di un bambino diviene sempre più conseguenza di una scelta , nella maggior parte dei casi condivisa, di un desiderio di autorealizzazione di entrambi i componenti della coppia. Anche il progredire della medicina e della tecnologia ha permesso ai futuri genitori di seguire tutte le fasi dell’attesa, dal concepimento alla nascita.

La nascita di un bambino, quindi, non è più un evento naturale poco controllabile e di cui si sa poco ma diviene un evento gestito e controllato dalla coppia e quindi desiderato.

I genitori di oggi sono sempre più consapevoli e responsabili rispetto all’investimento che un figlio comporta in termini quantitativi e qualitativi (Gambini, 2010) e di fronte a questa scelta spesso caricano il figlio di molte aspettative.

Può succedere che i due partner euforici per la nascita del bambino non si rendano subito conto di quanto quel piccolo, fonte di così tante gioie, possa in realtà rappresentare un evento critico per la coppia che deve ridefinire la propria identità inserendo un nuovo tipo di legame, quello genitoriale che a differenza di quello coniugale è indissolubile. Se, infatti, con l’esercizio del divorzio possiamo sciogliere il legame che ci lega al partner , con la nascita di un figlio diventiamo genitori e la genitorialità è una condizione che dura per tutta la vita. La prima volta che prendiamo in braccio il nostro piccolo ci rendiamo conto che un figlio è per sempre e che saremo genitori per tutta la vita.

I neo genitori si trovano quindi a dover fare i conti con questo nuovo ruolo e con nuove sfide che il singolo bambino pone. Il piccolo occuperà un preciso spazio, non solo fisico, e i due partner si troveranno a dover ri-negoziare i loro spazi di coppia cercando di preservare il registro coniugale fonte dalla quale attingere anche nei momenti di difficoltà legati alla dimensione parentale.

La nascita del bambino non solo porta la coppia a ridefinire i propri confini ma mette i neo genitori per la prima volta nella stessa condizione dei propri genitori implicando anche una rielborazione dei rapporti con le rispettive famiglie d’origine.

Queste brevi considerazioni ci fanno pensare a come la nascita di un figlio sia un evento che riguarda non solo la diade madre-bambino ma l’intero sistema familiare.

Un bambino però non è subito pensato e nato , a questo proposito la natura viene incontro ai due nuovi genitori e alle loro famiglie e attraverso i novi mesi di gravidanza lentamente dona uno spazio per poter iniziare a elaborare questi cambiamenti e costruire pian piano uno spazio fisico e mentale per il nuovo arrivo.

 

 

Dott.ssa Dunja Di Biagio

 

Bibliografia

Gambini P., (2010) “Psicologia della famiglia”, FrancoAngeli, Milano

Giacometti K., Mazzei D., (2011) “Il terapeuta sistemico-relazionale”, FrancoAngeli, Milano

Scabini E. (1995) “Psicologia sociale della famiglia”, Bollati Boringhieri, Torino

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