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Orto..che?
Si sente spesso parlare di “ortoressia”.
Recentemente è emerso un fenomeno connesso alla crescente attenzione rivolta all’importanza di alimentarsi in modo sano per favorire la salute. Tale attenzione porta di frequente a scegliere diete che possono divenire vere e proprie ossessioni. Il nucleo del problema non è sempre da attribuire alla quantità dei cibi assunti; ma l’accento viene posto piuttosto anche sulla qualità degli alimenti; alimenti di cui si può drasticamente decidere di fare a meno, come accade in coloro che mostrano chiari sintomi di quella che viene appunto definita come “ortoressia”, una vera e propria ossessione di perseguire “il mangiar sano” (.(dal greco “orthos” che significa giusto e corretto, e “orexis” che significa appetito)
È importante distinguere l’ortoressia da una moderata ricerca di cibi sani, che vengono correttamente introdotti più o meno abitualmente nella propria dieta.
Si può parlare di ortoressia quando le scelte alimentari possono danneggiare uno o più aspetti della salute in senso globale, quando vengono cioè compromessi il benessere fisico, la vita sociale o l’equilibrio psicologico.
Sono spesso infatti rilevanti le modificazioni anche della vita quotidiana. Dal punto di vista sociale, una persona gravemente ossessionata dal cibo sano spesso finisce per isolarsi da chi non condivide le stesse abitudini, per motivi legati all’impossibilità crescente di evitare momenti con altri, spesso basati sulla condivisione di cibo, quale un semplice aperitivo o una pausa caffè.
Possiamo quindi dire che il confine tra salutisti e ortoressici sta nell’adozione di abitudini comportamentali connesse al cibo che possono diventare dannose, scegliendo uno stile di vita ascetico senza eccezioni alimentari né concrete né ideologiche.
Questa sorta di “ritiro sociale” spesso si configura come una “strategia di difesa” più o meno consapevole che mira a proteggere dalle tentazioni di cui sono ricche le occasioni sociali.
Per quanto riguarda il versante psicologico, possono essere presenti equilibri interiori precari, che trovano fondamenta nel rigido rispetto di comportamenti vissuti come doveri rispetto ai quali ogni eccezione anche minima provoca malessere.
Spesso l’ortoressia nasce da un più esteso desiderio di salute, che può associarsi anche ad altre forme maniacali come l’ossessione per l’esercizio fisico, quella per la pulizia, quella per massaggi e cure estetiche.
Dott. ssa Chiara Falchetti